sabato 11 novembre 2017

Tagliatelle con ragù d'anatra


Questa è la stagione giusta per preparare le tagliatelle col ragù di anatra e per anatra si intende esclusivamente varietà Germano Reale, che in tempi non troppo lontani migrava d'autunno verso lidi più caldi e quindi veniva cacciata prima che migrasse. Era considerata selvaggina e non veniva quasi mai allevata proprio per questa sua tendenza ad andarsene dall'oggi al domani, lasciando l'allevatore con un palmo di naso. Adesso il clima non più rigido come una volta fa si che i Germani svernino nelle nostre zone magari in zone acquitrinose vicine ai fiumi. Mio suocero, cacciatore solo per scherzo, qualche volta portava a casa un' anatra e allora si preparavano le tagliatelle. Io adesso le allevo, dando loro tanto spazio e tanta acqua da poter fare le loro molteplici abluzioni e nuotate. La tendenza a volare non l'hanno di certo persa, perciò ai primi accenni di tentativi è il momento giusto per macellarle e preparare così questo gustoso ragù per condire le tagliatelle.

Ingredienti:

Un'anatra ruspante bella grassa
carota, sedano e cipolla
passata di pomodoro
brodo di carne
sale, pepe e una foglia di alloro.

Mettere a soffriggere dolcemente l'anatra in una pentola di coccio o di vetro senza aggiungere nessun grasso, lasciare rosolare piano piano fino a quando il volatile non abbia rilasciato il suo grasso e la sua pelle non sia dorata. Allora aggiungere un generoso trito di cipolla, carota e sedano. Lasciare appassire a fuoco dolce, poi aggiungere la passata ed il brodo. Fare riprendere il bollore, salare, pepare, aggiungere la foglia di alloro e fare andare a fuoco lento. Quando l'anatra sarà cotta, lasciare intiepidire e poi disossarla e tritare la carne a coltello non troppo sottilmente. Rimettere il trito nel sugo della pentola, mescolare e se necessario allungare con un po' di brodo perché il sugo deve risultare lento. Fare riprendere il bollore, assaggiare e correggere eventualmente di sale.
Il sugo è pronto per condire le tagliatelle, che per esaltarne il gusto dovrebbero essere preparate in casa. Una spolverata di Parmigiano e poi... Buon appetito!






martedì 24 ottobre 2017

Torta nascondino


Questa torta mi riporta a quando i miei figli erano ancora piccoli, e le mamme potevano preparare in casa dolci da portare poi a scuola in occasione di raduni, manifestazioni sportive o di beneficenza. Era una occasione di beneficenza, ed il ricavato dalla vendita dei dolci fatti in casa veniva poi donato ad un ente senza scopo di lucro. Ricordo quella volta che le torte erano veramente tante e tutte bellissime, la mia era la più semplice e scarna, senza decori e ghirigori. Infatti a vendita quasi ultimata era ancora lì in attesa di un compratore. Alla fine l'insegnante mi chiese come mai quel nome: "torta nascondino", ed io risposi che nascondeva appunto un ripieno goloso preparato con panna e fragole. Fu fatta, i genitori rimasti avrebbero voluto tutti comprarla.


Ingredienti per una teglia di 26  cm di diametro

200g. di fecola di patate
200g. di zucchero semolato
300g. di fragole profumatissime
300g. di panna fresca da montare
      6  uova
un pizzico di sale
qualche cucchiaiata di zucchero
il succo di un limone


Preparare le fragole, lavandole rapidamente sotto l'acqua il più fredda possibile.
Tagliarle a metà o quarti a seconda della grossezza, cospargerle di zucchero, versarvi il succo di limone, mescolare e mettere al fresco. Preparare la torta montando le uova con un pizzico di sale e lo zucchero fino ad ottenere una massa sodissima. Con delicatezza, usando un passino, incorporarvi la fecola. Versare nella teglia ricoperta di carta forno e cuocere per 30/40 minuti a 180°. Lasciare riposare la torta a forno spento fino a che sia tiepida, sfornarla e lasciarla riposare almeno mezza giornata perché l'impasto si compatti, altrimenti risulterebbe troppo morbida e si sbriciolerebbe. Con un coltello affilato, tagliare dall'alto al basso in modo circolare la torta senza arrivare al fondo, e col coltello inserito nel fianco del dolce, ruotare la lama in modo circolare così da ottenere una specie di grosso tappo, che tolto dalla torta lascerà lo spazio necessario per la farcia. Montare la panna e mescolarla alle fragole che nel frattempo avremo scolato dal succo che si è andato a formare. Col succo delle fragole bagnare il più uniformemente possibile l'interno della torta, e di seguito versare la farcia di panna e fragole. Dal "tappo" che è si è ottenuto, ricavare, tagliando una fetta abbastanza sottile, il nostro coperchio che verrà a chiudere il ripieno e così a ricomporre la torta. Cercare di posizionarlo il meglio possibile per nascondere il taglio. Una generosa spolverata di zucchero a velo completerà l'opera e la torta sembrerà integra. La sorpresa sarà, a questo punto, davvero completa.











lunedì 11 settembre 2017

Zucchine a filetti con capperi e pinoli




Questa ricetta me l'ha lasciata una signora che è venuta a pranzo tempo fa. Purtroppo non ricordo il suo nome, ma la ricetta che ho messo in pratica subito dopo si. Non mi ha saputo dare le dosi perciò anche io vado, come si dice, a occhio.
Ingredienti:
Zucchine di piccole dimensioni
aceto di vino bianco
vino bianco
olio extravergine d'oliva
capperi sott'aceto ben scolati
pinoli
sale fino marino
Dopo aver lavato le zucchine, farle a filetti con la grattugia o con l'ausilio di un robot. Metterle a strati in uno scolapasta spargendo fra uno strato e l'altro un poco di sale fino. Lasciare riposare per qualche ora. Ora mettere a bollire l'aceto ed il vino in parti uguali e raggiunto il bollore versarvi le zucchine, lasciar riprendere il bollore e bollire per qualche minuto appena. Scolare e lasciare sgrondare bene in un colapasta. Una volta che i filetti di zucchine si siano bene asciugati, porli in una zuppiera capiente e condirli con olio, capperi e pinoli in quantità a piacere tenendo presente che gli ultimi due ingredienti sono un complemento alle zucchine quindi non esagerare nelle quantità. Lasciare aromatizzare ben coperto per un paio di ore, poi invasare in vasetti piccoli precedentemente sterilizzati. Pigiare per fare uscire tutta l'aria e se necessario rabboccare con altro olio. Inserire i pressini ( prima sbollentati ) per fare stare ben coperti di olio le zucchine, tappare e fare pastorizzare per circa 20 minuti. Piacciono veramente tanto e sono buone con il pollo o il maiale, ma anche col manzo e da ultimo ma non per ultimo sono ottime anche per crostini precedentemente spalmati di formaggio morbido.





mercoledì 30 agosto 2017

Eventi



Vi presento il programma dei corsi che verranno tenuti da me presso il Consorzio Agrituristico Mantovano, a cominciare dal prossimo Settembre. Vengono qui riportati in generale gli argomenti che andremo poi a sviluppare più dettagliatamente nel corso dei vari incontri.


giovedì 17 agosto 2017

Lampocchero

Tempo di lamponi: conserviamoli per l'inverno in uno sciroppo leggermente alcoolico. Serviranno per arricchire un budino, una crema, un gelato. Lo sciroppo allungato con acqua servirà da bagna per inzuppare torte prima della farcitura. La ricetta originale, che ho preso dal " CONSERVATUTTO ", uno dei miei primi libri di cucina, prevedeva l'uso di altri ingredienti che ho omesso, perché io preferisco un sapore pulito senza interferenze.

Ingredienti.
500g.di lamponi che non abbiano bisogno di essere lavati
400g.di zucchero semolato
110g.di alcool da liquori a 95°

In un vaso di grandezza adeguata mettere i lamponi, ricoprirli di zucchero ed infine versare l'alcool. Chiudere il vaso ermeticamente e porlo al sole coperto da un sacchetto di carta scuro, così che la luce non penetri, ma il caldo dei raggi si. Lasciarlo così esposto due mesi e poi riporre in cantina al fresco ed al buio per altri quattro mesi prima di assaggiare. Se proprio non ci si riesce si può anticipare per le feste natalizie così ci sarà una dolcezza in più per la festa più bella.





domenica 16 luglio 2017

Prosciutto cotto preparato in casa

Quello che vi propongo oggi non è un vero prosciutto, perché si usa la spalla del maiale, ma l'aspetto è quello di un prosciutto. Questa ricetta l'ho presa da un vecchio numero di "Cucina Italiana ". Per l'estate è proprio gustoso, se si hanno ospiti per cena si fa un figurone, buonissimo in un panino e poi si conserva in frigorifero anche per una settimana. Vale la pena di prepararne una certa quantità.

Ingredienti:
2,5kg. di spalla di maiale in un pezzo unico
tre litri di acqua
220g. di sale grosso marino
7/8 foglie di alloro
15 chiodi di garofano
5 stecche di cannella
3 cucchiai di pepe nero in grani
200g. di pancetta tesa stagionata


Preparazione:

Preparare una salamoia mettendo a bollire l'acqua con il sale, le spezie e l'alloro in una pentola che possa successivamente contenere la nostra spalla. Lasciare raffreddare, immergervi il pezzo di carne (deve rimanere sommerso), coprire con coperchio o pellicola e porre in frigorifero per tre giorni. Passato il tempo, togliere la carne dalla salamoia  e lasciarla sgocciolare in un colapasta; nel frattempo foderare con le fette di pancetta una casseruola di terracotta o vetro o porcellana che possa contenere la spalla di misura, adagiarvi il pezzo di carne e ricoprirlo con la pancetta debordante. Con un mestolo forato scolare le spezie dalla salamoia e spargerle nel tegame. Coprire con un coperchio adeguato, porvi sopra un peso (io ci ho messo un mattone precedentemente lavato e coperto ben bene di carta d'alluminio) e porre in forno a 200° per 2,5 ore o fino a quando, misurando col termometro a sonda, al cuore si sono raggiunti i 70°. Spegnere, lasciare raffreddare in forno e poi in frigorifero per almeno mezza giornata. Estrarre il prosciutto dal tegame e tagliarlo a fette. La pancetta che è divenuta croccante si può servire come complemento. La gelatina formatasi sul fondo può essere usata per abbellire il piatto da portata. Naturalmente con i contorni ci si può sbizzarrire: salse, sott'oli, sott'aceti, verdure grigliate, agrodolci. I vostri commensali rimarranno sorpresi da questa insolita preparazione, ma anche molto soddisfatti per il sapore che è buonissimo.







 

giovedì 6 luglio 2017

La sbriciolata di Mariella


La ricetta di questa torta, che è buonissima, me l'ha donata Mariella, mia grande sostenitrice e figlia di un conosciutissimo pasticcere di Mantova di qualche tempo fa. E' una torta da frigorifero, buona sia nella stagione fredda che in quella calda. Io ho usato per la base i biscotti che preparo io, ma si possono usare anche dei savoiardi acquistati, a patto che siano di qualità. Non ho cambiato nulla, solo le grammature sono leggermente diverse, proprio per l'uso dei biscotti.
Ingredienti per una teglia di 24/25cm di diametro:
Una dose di " biscotti leggeri, leggeri " ( la ricetta è nel blog ) oppure 300g. di biscotti savoiardi
100/120g di burro a seconda di quali biscotti si sono usati
100g di panna montata

Per il ripieno;
Una crema pasticcera preparata con 2 rossi d'uovo,50g di zucchero, 200g di latte, 14/15g di maizena.
200g di panna montata
i semi di mezza bacca di vaniglia
zucchero a velo aromatizzato alla vaniglia.

Per prima cosa preparare la crema pasticcera e lasciarla raffreddare. Sbriciolare ora i biscotti, nel frattempo fondere il burro molto dolcemente, montare la panna. In una ciotola si mescolano i biscotti sbriciolati, dopo averne lasciati da parte circa un quinto, col burro e la panna. Foderare con il composto il fondo e i bordi di una teglia da crostata ricoperta di carta forno pigiando leggermente col dorso di un cucchiaio per ottenere un fondo uniforme. Mettere in frigorifero a rassodare. Preparare ora la panna montandola ben ferma con i semi della vaniglia. Togliere la base dal frigorifero, spalmarci sopra la crema pasticcera e ricoprire il tutto con la panna montata. Livellare bene e spargervi sopra in modo il più possibile uniforme il resto dei biscotti sbriciolati. Fare aderire pigiando dolcemente con le mani. Riporre di nuovo in frigorifero fino al momento del consumo. Prima di portare in tavola spolverare di zucchero a velo. Sentirete, è delicatissima.











sabato 27 maggio 2017

La " Torta Paradiso " di mia mamma


Questa torta la preparavamo a Pasqua, perché almeno in questa occasione potevamo permetterci il lusso di una torta ricca di uova e burro, anche perché essendo noi una famiglia numerosa c'era bisogno di una torta di buone dimensioni. A dire il vero quella che mia madre preparava, o meglio mi faceva preparare, non era la cosiddetta Paradiso, ma Lei ne era convinta. Diventando io poi più grande ed appassionandomi sempre più alle preparazioni culinarie, ho trovato finalmente l'origine di questa torta. Per gli ingredienti usati posso senza dubbio dire che è la torta di Cizzolo, un paese del mantovano non distante da qui, per la proporzione fra gli ingredienti, non posso esserne certa perché come diceva Veronelli parlando di una ricetta " di ricette ce ne sono millanta ". Io amo la ricetta di mia madre.
La cosa di questa torta che più mi porta ai ricordi, è che noi allora non possedevamo un forno per la cottura di dolci di questo tipo, ma solo il forno della  stufa a legna che poteva andar bene al massimo per la ciambella. Quindi dopo averla preparata dovevo avvolgere la teglia contenente l'impasto della torta con un asciughino a mo' di fagotto come quello delle cicogne quando portano i bambini e poi appendere il tutto al manubrio della bici e consegnare l'oneroso fardello al non troppo distante forno, che con una modica cifra dopo la cottura del pane cuoceva le torte. Non sono mai caduta ed è sempre tutto andato a buon fine.
Da diverso tempo ho trasformato questa torta in monoporzioni così che i miei ospiti possano gustarne una o più di una al mattino durante la colazione. Naturalmente per la preparazione della torta usavo le mani al posto del frullino, non l'avevamo, ma c'era anche proprio l'usanza di fare a mano. Io uso ancora le mani, mi piace sentire il variare delle consistenze dell'impasto, e poi le mani col loro calore trasmettono al dolce qualcosa che la macchina non può trasmettere.
Ingredienti
300g. di fecola di patate
300g. di burro morbidissimo, freschissimo e di ottima qualità
300g. di zucchero semolato
3 uova freschissime e grandi e possibilmente di campagna
un pizzico di sale
In una capiente ciotola, montare 250g. di zucchero ed il burro fino a quando non si è ottenuto un composto montato quasi come fesse panna montata. Aggiungere uno alla volta i tuorli precedentemente separati dagli albumi continuando a mescolare energicamente per incorporare aria il più possibile. Aggiungere ora la fecola ed il pizzico di sale mescolando con una spatola lavorando dall'alto al basso con delicatezza ma con decisione per non far smontare la nostra massa. Montare gli albumi col restante zucchero ed incorporarli con cautela. Versare il composto in formine rotonde oppure in una teglia coperta di carta forno del diametro di 23 cm oppure in due teglie piccole di 18 cm. Cuocere a 160/170° fino a quando uno stecchino conficcato nell'impasto ne uscirà pulito.
Naturalmente le tortine cuoceranno in meno tempo, per la torta occorreranno anche 50 minuti. Lasciare raffreddare nel forno. Purtroppo è una torta troppo buona, si scioglie in bocca e dopo una fetta si è subito tentati di gustarne un'altra. Non sarà la " Paradiso " ma è paradisiaca.






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