La bella stagione è ormai arrivata e possiamo gustare il coniglio in un modo diverso dal tradizionale in umido.
È un piatto molto leggero, invitante e molto, moltissimo gustoso a patto naturalmente che il coniglio sia ruspante.
Occorre un coniglio, che verrà disossato, (operazione che potete chiedere al macellaio) e tagliato a tocchetti per spiedini.
La parte anteriore ricca di costole si tiene da parte. Unito a ciò che rimane attaccato al resto degli ossi servirà per preparare un gustoso ragù per condire le tagliatelle.
Sul tagliere si tagliano a cubetti anche circa due etti di pancetta di maiale fresca e in una ciotola si preparano delle olive verdi snocciolate.
Si infila nello spiedino un pezzetto di pancetta, due di coniglio, un'oliva, ancora due pezzetti di coniglio, uno di pancetta e via di seguito fino ad avere completato lo spiedino. Se piacciono si possono infilare negli spiedini anche le frattaglie (fegato, reni e cuore).
Si prepara una pirofila di giusta lunghezza, versare alcuni cucchiai di olio extravergine di oliva, rosmarino e aglio tagliato a fettine in dosi a piacere.
Si accomodano gli spiedini nella pirofila girandoli bene affinché possano insaporirsi degli aromi. Lasciare riposare in frigorifero un paio di ore.
Nel frattempo si prepara la griglia con la carbonella o la legna a seconda della disponibilità. Quando le braci sono pronte cuocere gli spiedini ungendoli di tanto in tanto con l’olio rimasto nella pirofila. Il calore deve essere moderato perché il coniglio ha una carne delicata; occorre girare spesso gli spiedini per ottenete una cottura uniforme.
Sono pronti quando hanno una leggera crosticina e scostando la carne dallo spiedino si può notare che è di colore biancastro e si stacca con facilità.
Preparare una nuova pirofila scaldata in precedenza, accomodarvi gli spiedini e portare in tavola. Io li ho accompagnati con cipolle ad anelli con rosmarino e peperoncino conservate sott’olio. Abbinamento perfetto!