domenica 22 settembre 2024

Petali alle tre farine


Ogni anno l'associazione "Donne in campo" organizza una manifestazione alla Fiera Millenaria di Gonzaga, a cui partecipo anch'io, per presentare piatti a tema; questa ricetta però l'ha portata Isora, una delle associate. L'ingrediente principe da usare per la preparazione delle ricette era il riso, e lei ha preparato questi "petali" usando tre diverse farine tra cui naturalmente anche quella di riso. Sono delle sfogliette semplicissime da preparare, ma gustosissime. Abbinate a formaggi morbidi sono una vera goduria, ma vi dirò, anche così semplicemente con un sorso di bollicine sono davvero super. Io, al posto della farina 0 ne ho usata una di tipo 1, ed olio extravergine di oliva al posto di quello di girasole.


Ingredienti:

- 1 hg di farina di riso (si può usare anche una farina di riso integrale)
- 1 hg di farina di ceci
- 1 hg di farina di grano debole (io ho usato quella di cinque cereali antichi della Biofan)
- 80 g di olio extravergine dal sapore dolce
- 120/150 g di acqua
- un bel trito di rosmarino fresco
- sale

In una ciotola si mescolano gli ingredienti secchi, poi si aggiunge l'olio ed infine l'acqua, poca per volta perché non è detto che serva tutta, dipende dal tipo delle farine usate. Impastando si deve ottenere un panetto morbido ma non appiccicoso.  Dividerlo in vari pezzi e stenderli man mano molto sottilmente tra due fogli di carta forno, perché l'impasto non è elastico e si rischierebbe di non riuscire ad assottigliarlo bene. Tagliarlo a losanghe o a quadri e rovesciarlo senza staccarlo dalla carta forno su di una teglia Togliere delicatamente la carta ed infornare a 200° per 6/8 minuti. Fare molta attenzione alla cottura che è velocissima e si dorano molto velocemente; io ho tolto i primi che si erano già dorati e poi ho fatto finire la cottura ai restanti. Ho preparato solo metà dose, ma i "petali"  sono spariti in un batter d'occhio. 








lunedì 16 settembre 2024

Fette di zucchine passate nel pangrattato e fritte per l'inverno


Queste fette di zucchine, che senza dubbio tante volte abbiamo preparato, non hanno niente di speciale, o meglio, sono speciali perché conservandole in questo modo anche d'inverno si potrà godere dei sapori estivi ormai lontani nel tempo. Questo è il momento migliore per prepararle perché di zucchine ancora nell'orto se ne trovano, ma non per molto ancora.

 Ingredienti:
 
- zucchine non troppo piccole, ma nemmeno troppo grandi perché ormai piene di   semi già abbastanza evidenti
- pane grattugiato
- olio di semi di arachide

La preparazione è alquanto semplice ma di grande soddisfazione: si lavano le zucchine, si tagliano a rondelle di spessore di 7/8 mm e si passano nel pane grattugiato pigiandole un poco per fare aderire bene il pane da ambo i lati e poi si scuotono per togliere quello in eccesso. Intanto si prepara una padella con olio abbondante; quando questo è caldo al punto giusto ci si posano le fette, in un solo strato e si lasciano dorare da entrambi i lati. Il calore deve essere medio per dar modo alla fetta di zucchina di cuocere anche all'interno ammorbidendosi ben bene. Con la schiumarola togliere le fette di zucchina, posarle su carta da cucina e lasciarle intiepidire. Ora cambiare la carta, usarne di nuova e girando le fette nel senso contrario porle sulla carta nuova. Una volta fredde trasferirle su di un vassoio coperto di carta forno e metterle a congelare in freezer. Una volta diventate dure come sassi, insacchettarle e riporle di nuovo in freezer indicando sul sacchetto la data di confezionamento. Più tardi durante la stagione invernale, quando si ha voglia di un sapore che ricordi l'estate, prelevare dal sacchetto le fette che servono, stenderle su di un vassoio antiaderente e scongelarle nel forno con modalità ventilata ad una temperatura di 130/140° fino a che non risultino di nuovo ben croccanti in superficie. Disporle su di un piatto da portata coperto di carta da cucina e portarle in tavola. In questo modo si possono conservare anche le melanzane, ma queste prima della frittura vanno impanate passandole prima nell'uovo e poi nel pane grattugiato.






giovedì 1 agosto 2024

Sugo di pomodoro

Questa ricetta me l'ha passata Rosa Maria, ma non è il solito sugo di pomodoro. La preparazione è semplicissima, ed il risultato veramente gustoso. Penso che la sua straordinaria bontà sia dovuta alle diverse varietà di pomodori che servono per prepararlo. Rosa ne ha usate cinque, io nel mio orto ne ho sette, ho perciò esagerato e le ho usate tutte. Non ci sono pesi, si va a sentimento, ho raccolto pomodori tipo San Marzano, cuore di bue varietà vecchia, ciliegini, datterini rossi e gialli, fragolini e Piccadilly. Ho lavato e lasciato asciugare, nel frattempo ho messo alcuni spicchi di aglio (naturalmente l'aglio del mio orto) in una casseruola con qualche cucchiaiata di olio extravergine di oliva sul fuoco e poi ci ho aggiunto i pomodori tagliati a pezzi. Ho  fatto raggiungere il bollore e poi lasciato cuocere dolcemente per almeno un paio di ore a pentola semicoperta. Ho lasciato raffreddare e quindi con l'aiuto di un passino ed un grosso cucchiaio ho separato le bucce ed i semi dalla polpa. Il profumo è veramente qualcosa di piacevolissimo, ho salato. Il sugo è pronto da usare. Rosa Maria, mi ha detto di aggiungere basilico abbondante quando il sugo fosse pronto ma ancora caldo per aromatizzare il tutto. Io ho pensato di fare altro, al momento dell'uso, quando si è pronti per buttare la pasta nella padella contenente la quantità adeguata di sugo, si aggiunge una bella cucchiaiata di pesto al basilico che naturalmente si è preparato in  casa. Si sprigiona veramente un profumo meraviglioso. Naturalmente questo sugo si può anche conservare, impossibile usarlo tutto subito. Si porta a bollore e poi si invasa a caldo, si aggiunge un filo di olio in superficie, si tappa e si fa il sottovuoto coprendo i vasetti con asciugamani ben spessi per far sì che con il calore dei vasi si formi il sottovuoto. Così si ha una scorta di sugo sempre pronto all'uso. Un vasetto di quelli che si vedono nella foto serve a condire pasta per tre persone.