Questa torta la preparavamo a Pasqua, perché almeno in questa occasione potevamo permetterci il lusso di una torta ricca di uova e burro, anche perché essendo noi una famiglia numerosa c'era bisogno di una torta di buone dimensioni. A dire il vero quella che mia madre preparava, o meglio mi faceva preparare, non era la cosiddetta Paradiso, ma Lei ne era convinta. Diventando io poi più grande ed appassionandomi sempre più alle preparazioni culinarie, ho trovato finalmente l'origine di questa torta. Per gli ingredienti usati posso senza dubbio dire che è la torta di Cizzolo, un paese del mantovano non distante da qui, per la proporzione fra gli ingredienti, non posso esserne certa perché come diceva Veronelli parlando di una ricetta " di ricette ce ne sono millanta ". Io amo la ricetta di mia madre.
La cosa di
questa torta che più mi porta ai ricordi, è che noi allora non possedevamo un
forno per la cottura di dolci di questo tipo, ma solo il forno della
stufa a legna che poteva andar bene al massimo per la ciambella. Quindi dopo
averla preparata dovevo avvolgere la teglia contenente l'impasto della torta
con un asciughino a mo' di fagotto come quello delle cicogne quando portano i
bambini e poi appendere il tutto al manubrio della bici e consegnare l'oneroso
fardello al non troppo distante forno, che con una modica cifra dopo la cottura
del pane cuoceva le torte. Non sono mai caduta ed è sempre tutto andato a buon
fine.
Da diverso
tempo ho trasformato questa torta in monoporzioni così che i miei ospiti
possano gustarne una o più di una al mattino durante la colazione. Naturalmente
per la preparazione della torta usavo le mani al posto del frullino, non
l'avevamo, ma c'era anche proprio l'usanza di fare a mano. Io uso ancora le
mani, mi piace sentire il variare delle consistenze dell'impasto, e poi le mani
col loro calore trasmettono al dolce qualcosa che la macchina non può
trasmettere.
Ingredienti
300g. di
fecola di patate
300g. di
burro morbidissimo, freschissimo e di ottima qualità
300g. di
zucchero semolato
3 uova
freschissime e grandi e possibilmente di campagna
un pizzico di
sale
In una
capiente ciotola, montare 250g. di zucchero ed il burro fino a quando non si è
ottenuto un composto montato quasi come fesse panna montata. Aggiungere uno
alla volta i tuorli precedentemente separati dagli albumi continuando a
mescolare energicamente per incorporare aria il più possibile. Aggiungere ora
la fecola ed il pizzico di sale mescolando con una spatola lavorando dall'alto
al basso con delicatezza ma con decisione per non far smontare la nostra massa.
Montare gli albumi col restante zucchero ed incorporarli con cautela. Versare
il composto in formine rotonde oppure in una teglia coperta di carta forno del
diametro di 23 cm oppure in due teglie piccole di 18 cm. Cuocere a 160/170°
fino a quando uno stecchino conficcato nell'impasto ne uscirà pulito.
Naturalmente
le tortine cuoceranno in meno tempo, per la torta occorreranno anche 50 minuti.
Lasciare raffreddare nel forno. Purtroppo è una torta troppo buona, si scioglie
in bocca e dopo una fetta si è subito tentati di gustarne un'altra. Non sarà la
" Paradiso " ma è paradisiaca.
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