Mia mamma ed anche mia suocera non preparavano il pollo alla cacciatora perchè non era conveniente usare tutto il pollo per un solo piatto, il pollo veniva sezionato e le parti meno pregiate ( collo, zampe, ali, frattaglie ) veniva cucinato in umido con l'aggiunta di patate per poter avere un piatto sostanzioso anche se la carne non era molta. Il resto veniva lessato con l'aggiunta di ossi di bovino e verdure per preparare un brodo in cui veniva cotta la pasta ed il pollo veniva servito per secondo piatto. così si ottenevano ben tre piatti. Ora che la fame ormai non l'abbiamo più il pollo lo usiamo tutto per preparare una sola ricetta. Naturalmente per ottenere un piatto prelibato il pollo deve essere ruspante. Si taglia a pezzi il pollo e si legano: i sotto coscia a mo' di salsicciotti lasciando all'interno l'osso che da sapore, le ali perché non si aprano in cottura ed il petto, dopo essere stato disossato, si lega dopo aver sovrapposto le due metà. La ricetta non è né di mia mamma, né di mia suocera, l'ho visto preparare alla televisione, ma è passato così tanto tempo che non mi ricordo più in quale trasmissione. Servito con le patate trifolate è molto appetitoso.
Dopo aver legato i pezzi di pollo come sopra descritto, massaggiare con un trito di rosmarino, aglio e prezzemolo i vari pezzi. Metterli a rosolare in una casseruola dove già sfrigola il burro e lasciarli rosolare dolcemente. Ora bagnare col vino e far evaporare a fiamma vivace. Aggiungere la cipolla tagliata grossolanamente ed i pomodori a pezzi ed il sale. Far riprendere il bollore e poi abbassare la fiamma. Lasciare sobbollire coperto fino a cottura ultimata, aggiungere eventualmente durante la cottura poco brodo se l'intingolo tende ad asciugarsi troppo. Assaggiare e correggere di sale, slegare i pezzi precedentemente legati e servire ben caldo.
Nessun commento:
Posta un commento