Le frittelle di mele sono un dolce buono apprezzato specialmente in inverno, ma soprattutto a Carnevale. La crema fritta poi, conosciuta in tutta Italia usata sia nei piatti dolci che salati, piace a tutti. Ecco, io ho fatto un connubio e così sono nate queste frittelle che hanno la forma di cilindretti, con un sapore veramente buono delicato, morbide dentro e croccanti fuori.
Ingredienti:
due belle mele dolci e di polpa morbida
una cucchiaiata abbondante di zucchero
poco vino bianco dolce
una crema pasticcera preparata con 250g. di latte, 2 tuorli, 50g. di zucchero, 40g. di maizena.
tre albumi leggermente battuti
pane grattugiato di fresco
olio di arachide buono magari spremuto a freddo.
Sbucciare le mele, togliere il torsolo e tagliarle a fettine sottili, farle cuocere in un tegame basso con un goccio di vino e lo zucchero. Lasciare che si spappolino e poi farle raffreddare. In precedenza si era preparata la crema pasticcera, a sua volta lasciata raffreddare. Unire le mele alla crema mescolando bene. Si ottiene un composto un poco grezzo non ben omogeneo, ma va bene così. Mettere in frigorifero per almeno un'ora. Nel frattempo preparare gli albumi in una ciotola, in un'altra il pane grattugiato ed in un tegame dal fondo spesso e dai bordi abbastanza alti versare l'olio. Ora con l'ausilio di due cucchiai formare con l'impasto delle quenelle, lasciarle cadere negli albumi, rigirarle e con delicatezza, usando una forchetta sollevarle e porle nel pane grattugiato. Rotolarle per bene nel pane e a questo punto non avranno più la forma di quenelle, ma di cilindretti. Posarli su di un vassoio coperto di carta assorbente. Quando saranno tutti pronti e l'olio ormai a temperatura, friggerli. L'olio non deve essere troppo caldo altrimenti la panatura brucia, 170° è l'ideale. Se non si ha il termometro regolarsi con i tempi della frittura che deve durare qualche minuto prima che le frittelle si indorino. Farle asciugare su carta assorbente e poi spolverarle abbondantemente di zucchero a velo precedentemente vanigliato con i semi di una bacca di vaniglia. Sono buoni anche il giorno dopo, se ci arrivano!
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