Sempre a proposito del voler panificare in casa per
uscire il meno possibile a causa del virus, un altro modo per sfruttare gli
ultimi pochi grammi rimasti di lievito e far sì di non aver in futuro più
bisogno di comprarlo, spiego una diversa soluzione. Possiamo chiamarla
"come pensare di aver fatto la pasta madre che pasta madre non è".
Veniamo al dunque: con 2/3g. di lievito di birra,(assolutamente non di più)
150g. di farina di forza media o se sia ha in casa anche di più forza ( 12/13%
di proteine o anche un po' di più ), 75/80g. di acqua, si puo' iniziare.
Mettere la farina a fontana in una ciotola, sbriciolarvi il poco lievito ed
aggiungere l'acqua a temperatura ambiente. Mescolare il lievito nell'acqua e
lasciare qualche minuto in modo che sviluppi una schiumetta. Ora impastare come
per la sfoglia, fare un panetto e tagliarlo a croce, lasciarlo nella ciotola e
coprirlo con un piatto a misura o un coperchio. In poco tempo il panetto
lieviterà (vedi foto); ora aggiungere 100g. di farina e 50g. di acqua, impastare
di nuovo, rifare il panetto e rifar lievitare. Di nuovo riprendere l'impasto,
aggiungere ancora 100g. di farina, 50g. di acqua, di nuovo impastare, rifare i
tagli e lasciare che cresca ma prima che raggiunga il raddoppio, metterlo in
frigorifero fino al mattino dopo, sempre ben coperto. Se si inizia al mattino,
tutte queste operazioni termineranno giusto verso sera, così il panetto rimarrà
al fresco per la notte. Al mattino successivo, dopo aver pesato l'impasto (sarà
un po' più di 500g.), prenderne 300g. e aggiungervi 600g. di farina, quella che
si è abituati ad usare per fare il pane (tipo 1,2, integrale ecc..), l'acqua
necessaria, un po' di olio o strutto se si vuole, il sale e preparare il pane.
La pasta rimasta, si mette in un vaso di vetro chiuso con coperchio in
frigorifero nel posto meno freddo, quando si decide di panificare di nuovo (non
dopo un mese però ), rinfrescare questa pasta con ugual peso di farina della
pasta e la metà del peso, più o meno, di acqua. Si impasta, si fanno i tagli si
fa lievitare e poi una parte si usa per panificare ed il resto in frigorifero
per la prossima volta. A lungo andare i lieviti diventeranno sempre più
naturali perché quelli del lievito di birra andranno a perdersi, così si avrà,
diciamo, una pasta madre ottenuta con un piccolo inganno iniziale. Da ultimo,
ma non per ultimo, tengo a precisare che io non sono un fornaio e nemmeno un
chimico: questi sono risultati che io ho ottenuto nel tempo, ma come dice una
nota pubblicità: "io guardo i risultati".
Una cucina e una passione tutta al femminile. Una passione innata, ma cresciuta con mia mamma e mia suocera. Il mio blog vuole onorare queste due donne e la mia passione per la cucina. Le voglio ricordare con i loro racconti e i loro aneddoti che si legano indissolubilmente ai piatti cucinati in famiglia. Ricette semplici, ma cariche di saperi e sapori di una cucina tradizionalmente genuina, ma nuova. Una cucina che celebra il piacere della convivialità.
domenica 5 aprile 2020
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Questo è un pre fermento,o biga o sorta di poolish,no lievito madre
RispondiEliminaIo ho difficoltà nella cottura del pane nel forno a legna ci sono indicazioni in tal senso. Bruno
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