Ho dato questo nome alla torta che
presento perché, quando c'erano le famiglie patriarcali formate da un numero
notevole di persone che vivevano sotto lo stesso tetto tutti imparentati, c'era
chi aveva l'onere e l'onore di gestire il lavoro, il vivere comune e l'economia
dell'azienda. Naturalmente la moglie era colei che teneva le redini della casa,
coadiuvata da cognate, nuore, figli e nipoti. Insomma aveva un bel da fare. Era
la rasdora, che con quel che c'era disponibile al momento metteva a tavola
tutti i giorni tutti i suoi familiari cercando di soddisfare anche il loro
palato. Ecco, io avevo in casa alcuni degli ingredienti qui sotto e non volendo
che andassero sprecati perché facilmente deperibili, volevo preparare una
torta. Dopo una rapida consultazione delle innumerevoli ricette e mettendo
assieme un po' di questo ed un po' di quello, ecco la ricetta della torta.
Quindi l'ho chiamata la torta della rasdora.
Ingredienti per una teglia di 35 x
10 cm circa
Un rettangolo di pasta della misura
della teglia preparato con gli ingredienti dei "biscotti leggeri, leggeri
( si trova nel blog ). Naturalmente, invece di formare dei biscotti, l'impasto
va steso per intero sulla teglia. Eccederà, ma se ne può preparare anche mezza
dose.
250g. di ricotta misto pecora
artigianale e soda (è importante che lo sia)
200g. di panna fresca da montare
uno zabaglione preparato con un
tuorlo, un cucchiaio di zucchero, mezzo guscio d'uovo di liquore che richiami
la frutta usata. (ho messo ciliegie ed ho usato il liquido delle ciliegie sotto
spirito)
500g. di frutta al netto degli
scarti. Si possono usare: ciliegie, more, fragole, lamponi a seconda del
momento e della disponibilità.
2/3 cucchiai di zucchero
Il succo di un limone non troppo
grande.
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